Un ottimo esempio di vegefobia, in cui un vocabolario di tipo normalizzante descrive il vegetarismo come sospetto e il veganismo come decisamente patologico. Non ci sono molti commenti da fare: l'articolo è infarcito di stigmatizzazioni del rifiuto di mangiare animali, un rifiuto che è descritto come "patologico", come "un modo per mascherare un disordine alimentare come l'anoressia", e così via. Curiosamente, si ammette che anche mangiare carne è in qualche modo problematico, ma accanto a questa ammissione ci si affretta a sostenere che persino mangiare vegetali può far "entrare in crisi" gli adolescenti (sic!). L'unica cosa che offre un punto di vista interessante, è l'osservazione secondo cui "il vegetariano genera sensi di colpa, perché chi mangia carne ha spesso l’impressione d’essere moralmente criticato da chi non la mangia". Verrebbe da pensare che qualche senso di colpa lo avvertono anche certi psicologi, e risolvono il problema dando dei fanatici a quelli che lo hanno implicitamente sollevato...
Qui l'articolo, pubblicato su "Wired" ad aprile 2014: http://www.wired.it/lifestyle/food/2014/04/18/la-psicologia-del-vegetariano