"La vegefobia è la nuova omofobia"

di David Olivier

Consigliamo ai lettori francofoni di leggere anche i commenti all'articolo originale, pubblicati sul blog francese dedicato alla vegefobia.


***

La frase di cui sopra non è da prendere alla lettera, ma ha attirato la mia attenzione, essendo il titolo di un articolo di un blog su un sito gay. Siamo spesso rimproverati di esagerare quando parliamo di vegefobia perché, si dice, nessuno è fisicamente attaccato perché vegetariano, o licenziato, o spinto al suicidio. Parlare di vegefobia sarebbe addirittura offensivo per le vittime delle vere discriminazioni, i neri, i gay, le donne maltrattate...

L’autore di questo blog, e parecchi commentatori, fanno sentire un’altra campana. Ecco qualche passaggio tradotto a grandi linee:

One of my best ex-pat friends convinced his Basque boyfriend to adopt a vegetarian lifestyle late last year. It coincided with Christmas and as the night of December 24th loomed, Diego started to worry. How would he tell his Aunt Yolanda that this year there would be no Serrano ham, king prawns or suckling pig for him? How would his mother react when he told her that he wouldn't be trying any of her tuna croquettes? And more disturbingly, what would his friends say when he turned down the de riguer "pinchos" (dead animal laden tapas) in bars over the Christmas period?

Verso la fine dell’anno scorso, uno dei miei migliori amici espatriati ha convinto il suo compagno basco ad adottare lo stile di vita vegetariano. L’evento ha coinciso con Natale e, mentre la notte del 24 dicembre si avvicinava, Diego ha incominciato a preoccuparsi. Come avrebbe detto a sua zia Yolanda che quest’anno non ci sarebbe stato per lui nessun prosciutto di Serrano, gamberoni né maialino da latte? Come avrebbe reagito sua madre quando le avrebbe detto che non avrebbe assaggiato nessuna delle sue crocchette di tonno? E soprattutto, cosa avrebbero detto i suoi amici quando avrebbe rifiutato i classici “pinchos” (tapas ripieni di animali morti) nei bar durante il periodo di Natale?

(...)

Diego's announcement was to overshadow his entire family's enjoyment of the festive season. As they sat down to a huge Basque surf 'n' turf style Christmas banquet, he was given a plate of cold boiled spinach and told to get on with it.

L’annuncio di Diego avrebbe adombrato il divertimento del periodo festivo dell’intera famiglia. Appena seduti a un enorme banchetto natalizio basco, a lui è stato dato un piatto di spinaci freddi bolliti e gli è stato detto di accontentarsi.

(...)

Later, the family who hadn't batted an eyelid when he came out as gay tried reasoning with him. His grandmother said it was just a phase. They berated the boyfriend. His uncle Ramón, asked him if he knew that he was in a select club with other vegetarians: Pol Pot, Adolf Hitler and Genghis Khan. The family talked about meat dishes all the time. His mother fried more crispy bacon than he'd ever remembered.

Più tardi, la famiglia che non aveva battuto ciglio quando fece il suo coming out come gay, tentò di discutere con lui. Sua nonna disse che era solo una fase. Rimproverarono il suo ragazzo. Suo zio Ramòn, gli chiese se sapeva di essere in un club selezionato con altri vegetariani come Pol Pot, Adolf Hitler and Genghis Khan. La famiglia parlò di piatti a base di carne tutto il tempo. A sua memoria, sua madre non aveva mai preparato così tanta pancetta fritta.

(...)

However, it was his straight friends who let him down the most. These were the friends who'd cried for joy when gay marriages were legalised (...) There was only one thing that they wouldn't abide. Vegetarianism. A strange concept for the Spanish. Something alien. (...) Homos are fine, it’s just VEGETARIAN homos that might be the problem.

Tuttavia, sono stati i suoi amici etero che lo hanno deluso di più. Questi sono stati gli amici che avevano pianto di gioia quando sono stati legalizzati i matrimoni gay (…) C'era solo una cosa che non avrebbe rispettato. Il vegetarismo. Un concetto strano per gli spagnoli. Qualcosa di alieno. (…) Gli omosessuali vanno bene, sono solo gli omosessuali VEGETARIANI che possono essere il problema.

Does anyone dare to organise the first Veg Pride?

Qualcuno ha il coraggio di organizzare il primo Veg Pride?

L’articolo è seguito da una foto scattata a un… Veggie Pride Parade di New York – da non confondere, dunque, con il Veggie Pride. L’autore non sembra tuttavia conoscere l’esistenza del Veggie Pride.

Parecchi commentatori sottoscrivono e confermano il punto di vista del post:

I become a vegetarian when I was seven, I'm now twenty and still a strict vegetarian. Got bullied in primary and secondary school over it. How ridiculos is that? I still get shit from family and friends coz of it. Its really kinda sad when ya think bout it.

Sono diventato vegetariano all’età di sette anni, ora ne ho venti e sono ancora vegan. Sono stato molestato nella scuola primaria e secondaria per questo motivo. Quanto è ridicolo tutto ciò? Continuo a essere maltrattato dalla famiglia e dagli amici per questo motivo. E’ davvero triste se ci pensi.

Commento dello stesso autore del blog:

I came to love veg when I moved to Spain because everything is seasonal and very fresh, but the scary thing is, is that it's easier to come out as gay than as a vegetarian. My friend's parents wouldn't know what to make of me, if I were one.

Ho iniziato ad amare la verdura quando mi sono trasferito in Spagna perché sono sempre fresche e di stagione, ma ciò che fa paura è che è più facile fare coming out come gay che come vegetariano. I genitori del mio compagno non saprebbero come comportarsi con me, se lo fossi.

Commento che, al contrario, illustra bene la vegefobia di chi lo ha scritto:

Chas says: Lol. A Veggie Pride Parade? Good luck finding any with enough energy to lift the banners/ walk a km without fainting!

Chas dice: LOL. Un Veggie Pride Parade? Buona fortuna per trovare qualcuno che abbia abbastanza energia da sollevare i cartelloni o per camminare un km senza svenire!

Infine:

frowned upon and could lead to attempts to plant ham slices under the sauce or further questions being asked to establish whether you really are "one of them". In the context of the family, the situation is far more intense of course, and declaring oneself a vegetarian could lead to ostracism or even disownership. I sincerely hope that now that the issue is out in the open, we can start to assert our rights as gay vegetarians (...).

disapprovati, poter essere indotti a tentare di nascondere le fette di prosciutto sotto la salsa o sottoposti ad altre domande con l’intento di stabilire se sei veramente “uno di loro”. Nel contesto della famiglia la situazione è sicuramente di gran lunga più intensa, e dichiararsi vegetariano può portare all’ostracismo o perfino ad essere rinnegato. Io spero sinceramente che ora che la questione è stata posta pubblicamente, noi possiamo iniziare ad affermare i nostri diritti come gay vegetariani (…).

Nonostante il tono abbastanza leggero del testo, la constatazione è reale: essere vegetariani è (spesso, almeno) più impopolare che essere gay, e mal visti in un modo che ricorda quello di cui molti gay sono spesso vittime: emarginazione, aggressività... Il semplice fatto di non mangiare animali porta ad essere collocato nella stessa categoria di Hitler o Pol Pot. (La fonte di questi deliri sembra essere il sito "Vegetarians are Evil”). Da notare il commento che parla di “molestie” a scuola; il termine utilizzato, bullying, indica delle violenze fisiche e/o morali gravi e continue.

Comunque, dal momento che ci assicurano che la vegefobia non esiste…

Essere vegetariani, più impopolari dei gay... o degli atei negli Stati Uniti, stando a quanto dice il biologo ateo PZ Myers

A worse slander than being an atheist?

At least there seems to be one in Montana: candidate Roy Brown was accused of being…a vegetarian.

"I am not and have never been a vegetarian," Brown said. "I am disgusted by the baseless allegation that I am a vegetarian and that my personal eating habits should somehow be construed as opposed to the economic interests of Montana's livestock industry."

So…would a compromising photo in Montana be one catching a politician eating peas and carrots? Are cholesterol levels and a history of heart attacks advantages in races there?

''Una calunnia peggiore del chiamare qualcuno ateo?

Ce n’è almeno una nel Montana: il candidato Roy Brown è stato accusato di essere… un vegetariano.

“Non sono e non sono mai stato vegetariano”, ha detto Brown. “Sono disgustato da questa affermazione senza fondamento secondo cui io sarei vegetariano e che le mie personali abitudini alimentari sarebbero in qualche modo contrapposte agli interessi dell’industria dell’allevamento del Montana”

Così… nel Montana sarebbe compromettente una foto raffigurante un politico che mangia piselli e carote? I livelli di colesterolo e una serie di infarti costituirebbero dei vantaggi, nelle dispute, qui?''

Nella fonte citata da PZ Myers, si legge che Roy Brown ha amesso di avere temporaneamente limitato il consumo di carne e prodotti lattiero-caseari 25 anni prima, per rispetto di un familiare morente che non li tollerava... Si direbbe davvero una caccia alle streghe.

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