L'opzione veg* nelle mense? Dove c'è non viene pubblicizzata
By Veggie Pride Staff on Thursday, May 26 2011, 13:19 - Permalink
Nonostante il fatto che il Ministero della Salute abbia emanato delle Linee di indirizzo nazionale sulla ristorazione scolastica, comprendenti la garanzia di fornire sostituzioni di alimenti correlate e ragioni etico-religiose o culturali, questo articolo riferisce che è ancora presente l'ostacolo all'opzione veg* costituito dalla scarsa informazione di dietisti e pediatri.
Per chi è vegetariano o vegan non sempre è facile riuscire a trovare posti dove poter mangiare ciò che rientra nella propria dieta. Parlando delle mense pubbliche e private ci sono tanti aspetti da valutare; è giusto che i circa 6 milioni di vegetariani italiani possano godere di un trattamento equivalente a quello di tutti gli altri cittadini. La ricerca che ha effettuato la LAV (Lega Antivivisezione) per verificare la disponibilità dell'opzione vegetariana nella mense scolastiche ha evidenziato una situazione molto varia: se è vero che in 18 capoluoghi di regione su 21 (comprese le province autonome di Bolzano e Trento) l'opzione vegetariana è diffusa, le Amministrazioni che la propongono non la pubblicizzano e la modalità con cui va richiesta è discrezionale. Quindi questa ricerca ha evidenziato come non tutti i Comuni italiani garantiscono l'opzione vegetariana nelle mense scolastiche e quelli che la prevedono non la rendono nota, se non in rari casi. A tal proposito un anno fa il Ministero della Salute ha emanato le Linee di indirizzo nazionale sulla ristorazione scolastica, in cui è esplicitamente prevista la garanzia di fornire "sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali". Molte volte però le persone vengono ostacolate da dietisti e pediatri di comunità perchè poco informati. La LAV sta mettendo in atto iniziative per fare in modo che siano conosciuti e introdotti prodotti proteici a base di soia e legumi o "alternativi", come il seitan, per evitare di fornire pasti monotoni o troppo sbilanciati verso latticini e uova a sostituzione della carne, con conseguente eccessivo apporto di grassi saturi e colesterolo. Rendere possibile la scelta vegetariana è anche un atto di civiltà e di rispetto per l'ambiente, considerato che un pasto vegetariano fa risparmiare quasi 2 Kg CO2 eq rispetto ad uno con carne. Speriamo comunque che la situazione mense continui a migliorare e che venga fatto più pubblicità al cibo veg!
Fonte: www.progettogaia.it