"Mi sento discriminato in quanto vegetariano"

La negazione simbolica dell'individuo vegetariano culmina nella negazione del suo vissuto:

Massimo scrive:

(...) Anche io mi sento “discriminato” in quanto vegetariano: è difficile far capire agli altri la mia scelta. Difficilissimo andare per locali pubblici e cercare nei menù piatti senza carne o pesce, difficilissimo non essere guardati come un marziano dal cameriere di turno, che spesso non sa nemmeno cosa contengono le pietanze del suo ristorante e deve fare i salti mortali per informarsi.

udo risponde:

Francamente, sentirti lamentare di essere discriminato perché sei vegetariano mi sembra eccessivo. Miriadi di miei conoscenti sono vegetariani e non se la passano male come sostieni tu (a parte un paio di “vegani”, ma per loro farei un discorso a parte: mi sembrano al limite del fanatismo). Certo, a volte c’è qualcuno che li guarda incuriosito, certo, a volte si dà per scontanto che *tutti* mangino carne, ma non mi sembrano granche’ turbati. (...)

(dai commenti ad un articolo pubblicato sul sito dell'UAAR

"Certo" = è normale: noi siamo normali, tu non sei normale, di che ti lamenti?

They posted on the same topic

Trackback URL : http://it.vegephobia.info/index.php?trackback/5

This post's comments feed