Vegefobia - Tag - vegan2021-07-26T14:20:25+02:00urn:md5:a30149eca0e35d569e32ad0d2260d647DotclearBotte e insulti al cliente di un ristorante vegan milaneseurn:md5:813ec9800b5d36169410b7b53c5016792018-05-24T14:10:00+02:002018-05-24T14:10:00+02:00Veggie Pride Staffaggressioneveganvegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.novegan_m.png" alt="novegan.png" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="novegan.png, May 2018" /></p>
<p>Da repubblica.it:</p>
<p>"Quattro studenti sono stati arrestati per rapina aggravata e lesioni dopo aver insultato e picchiato il cliente di un ristorante vegano a Milano. "Vegani di m...", "fate schifo", "che c... state mangiando?", sono queste le frasi che hanno rivolto a un 32enne che stava cenando con il fratello seduto nel tavolo all'aperto di un locale in viale Monte Nero a Milano".</p>
<p><a href="http://milano.repubblica.it/cronaca/2018/05/24/news/blitz_al_ristorante_vegano_milano_arrestati_quattro_studenti-197243630/" hreflang="it" title="repubblica.it">Qui l'articolo completo</a></p> <p>da: repubblica.it</p>
<p>Gli insulti: "Fate schifo, "che c... state mangiando?". Poi calci e pugni fino all'arrivo dei carabinieri. In manette due diciottenni, un ventenne e un 21enne</p>
<p>Quattro studenti sono stati arrestati per rapina aggravata e lesioni dopo aver insultato e picchiato il cliente di un ristorante vegano a Milano. "Vegani di m...", "fate schifo", "che c... state mangiando?", sono queste le frasi che hanno rivolto a un 32enne che stava cenando con il fratello seduto nel tavolo all'aperto di un locale in viale Monte Nero a Milano.</p>
<p>Un'aggressione gratuita da parte degli sconosciuti, successivamente identificati dai carabinieri in studenti benestanti residenti nel centro di Milano: due hanno 18 anni (uno di loro ha precedenti per danneggiamento e imbrattamento), uno 19 e l'ultimo 20 (con precedenti per droga e tentata estorsione).</p>
<p>L'episodio è avvenuto attorno alle 22.15, all'ennesima offesa il 32enne si è alzato per raggiungere il gruppo dei cinque (uno è sfuggito all'arresto) e appena girato l'angolo lo
hanno aggredito con calci e pugni. Secondo il racconto, un ragazzo impugnava una bottiglia di vetro.</p>
<p>Il pestaggio si è fermato solo con l'intervento del fratello della vittima. I due sono riusciti a tornare al locale per chiedere aiuto e chiamare i carabinieri ma qui sono stati raggiunti nuovamente. L'aggressione è diventata rapina quando uno dei ragazzi ha preso il giubbotto del 32enne all'interno del quale aveva il cellulare e il portafogli.</p>
<p><a href="http://milano.repubblica.it/cronaca/2018/05/24/news/blitz_al_ristorante_vegano_milano_arrestati_quattro_studenti-197243630/" hreflang="it" title="repubblica.it">Fonte originale</a></p>Esiste uno stigma contro il veganismo?urn:md5:abad246f615724171321fda610ca2c1c2018-02-21T13:18:00+01:002018-02-21T13:23:53+01:00Veggie Pride Staffmass-mediastampastigmaveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.netnologia_s.jpg" alt="netnologia.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="netnologia.jpg, Feb 2018" />
Un recente studio indaga la percezione del veganismo fra la popolazione italiana tramite un sondaggio somministrato nel maggio 2017 a 265 persone da Nicola Righetti.</p>
<p>Il questionario ha permesso di indagare, in particolare, la conoscenza del veganismo, l'esistenza di uno stigma legato ai vegani, la percezione della presenza di un discorso mediatico stigmatizzante e le abitudini di acquisto di prodotti vegani da parte di persone non vegane.</p>
<p>I risultati del sondaggio possono essere scaricati <a href="https://netnologia.it/2017/07/24/veganismo-sondaggio/" hreflang="it" title="Sondaggio veganismo Righetti">qui</a>.</p> <p>I risultati del sondaggio possono essere scaricati <a href="https://netnologia.it/2017/07/24/veganismo-sondaggio/" hreflang="it" title="Sondaggio veganismo Righetti">qui</a>.</p>"L'inchiostro digitale è vegano? La rappresentazione del veganismo sulla stampa"urn:md5:8005b305ee016b638e1ef83f9a2dd58f2017-07-10T09:57:00+02:002017-07-10T09:57:00+02:00Veggie Pride Staffsociologiastampavegan<p>Segnaliamo un interessante articolo di Nicola Righetti sulla rappresentazione del veganismo nella stampa italiana:
"L'inchiostro digitale è vegano? La rappresentazione del veganismo sulla stampa".
L'articolo è stato pubblicato sulla rivista "Cambio", Vol 6, No 11 (2016), pp. 181-194.
<img src="http://it.vegephobia.info/public/.repubblica_m.jpg" alt="repubblica.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="repubblica.jpg, Jul 2017" /></p>
<p>Abstract:
Veganism is a revolutionary practice, since it calls into question deep Western philosophical assumptions about the human right to exploit animals. However, veganism as a counter-cultural and ethical practice, is today accompanied by the spread of a more mainstream, health-oriented and self-interested " vegan diet ". Thus, " veganism " is now stretched between opposite values. The press, galva-nized by the growing popularity of veganism and vegan diet, participates in the process of their cultural construction. Previous researches on the representation of veganism in the English and Australian press have shown the prevalence of negative characterizations of the movement. In this study I explore the Italian journalistic discourse about veganism between 2005 and 2015, evaluating the applicability of the categories already developed by Cole and Morgan (2011), and also considering the press representation of veganism in relation with ethical, healthy and environmental values.</p> <p><a href="http://www.liberazioni.org/articoli/Righetti.pdf" hreflang="it" title="Righetti">Scarica l'articolo in pdf</a></p>Chi cresce senza mangiare carne resta "basso e brutto"...urn:md5:ff5d474ff350679ba981ad35c7832b932017-04-12T09:48:00+02:002017-04-12T09:48:00+02:00Veggie Pride Staffbambinimass-mediamediaveganveganismovegefobia<p>Chi cresce senza mangiare carne resta "basso e brutto"...
E' quanto sostenuto da Alessandro Cecchi Paone durante la puntata del 10 aprile 2017 della trasmissione TV "Quinta Colonna".
Sotto certi aspetti, sembra semplicemente un'idiozia.
Eppure, i discorsi fatti in pubblico circolano e rafforzano le norme dominanti, come quella secondo cui, nella nostra società, è del tutto normale mangiare animali e darli da mangiare ai propri figl*.
Così, queste affermazioni fatte davanti a milioni di telespettatori non potranno non alimentare quel clima di diffidenza, derisione o attacco aperto che si respira intorno al vegetarismo/veganismo, soprattutto quando si tratta di vegetarismo nei bambin*. Che effetto hanno, su bambini e bambine che non mangiano carne, insulti come questo? Come si sentiranno, dopo che un noto personaggio televisivo li ha definiti "brutti", senza mezzi termini?</p>
<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/paone.jpg" alt="paone.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="paone.jpg, Apr 2017" /></p> <p>-</p>Minacce perché la figlia è vegetariana: mamma aggredita davanti a scuolaurn:md5:8055796b7730d39e33480f420b565ab32017-03-23T17:03:00+01:002017-03-23T17:04:38+01:00Veggie Pride Staffaggressionibambiniscuolaveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.vegani_m.jpg" alt="vegani.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="vegani.jpg, Mar 2017" /></p>
<pre></pre>
<p>da: http://piccoleimpronte.lav.it</p>
<p><strong>Minacce perché la figlia è vegetariana: mamma aggredita davanti a scuola</strong></p>
<p>Una mamma vegana di una bambina vegetariana è stata minacciata e aggredita dalle mamme dei compagni di scuola della piccola perché quest’ultima ha spiegato che cosa c’è dietro la carne e il pesce. E’ accaduto in un paese della provincia di Grosseto, come riporta il quotidiano Il Tirreno, che riferisce come “alcune adirate genitrici hanno deciso di farla pagare alla mamma della bambina”.</p> <p>Nonostante da parte della scuola, come previsto dalle Linee guida nazionali del Ministero, alla giovane alunna sia sempre stato servito un pasto vegetariano, tuttavia, sempre stando a quanto si legge su Il Tirreno, il fatto che ai loro figli fosse spiegato da una compagna di classe che molti dei piatti del menu sono preparati con animali una volta vivi ha destato una reazione particolarmente violenta da parte delle madri. Un gruppo di donne avrebbe infatti affrontato la mamma della bambina all’uscita di scuola con frasi minacciose, “strattoni, offese, capelli tirati, spinte”, arrivando persino a rigarle la fiancata della macchina come gesto intimidatorio. Nell’articolo si parla anche di messaggi inquietanti sul cellulare. La vittima avrebbe deciso di sporgere denuncia ai Carabinieri, in una vicenda che vede messa a rischio non soltanto la personale scelta alimentare, ma anche la libertà di chiunque di esprimersi, bambini compresi, senza il timore di ritorsioni.</p>
<p>Qui l'articolo del quotidiano Il Tirreno con ulteriori particolari sulla vicenda:
<a href="http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2017/03/23/news/una-mamma-denuncia-io-aggredita-perche-mia-figlia-e-vegetariana-1.15077669" hreflang="it" title="tirreno">http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2017/03/23/news/una-mamma-denuncia-io-aggredita-perche-mia-figlia-e-vegetariana-1.15077669</a></p>"Vegefobia? Parliamone!" - il video del workshop (agosto 2016)urn:md5:b5268d7dba5b8d7f3b5d83eb28aee6ce2016-09-21T15:12:00+02:002016-09-21T15:12:00+02:00Veggie Pride Staffgiorgio losimarco reggiomass-mediamediaveganvegefobiaworkshop<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/banner2-2016.gif" alt="Festa antispecista 2016" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="Festa antispecista 2016, Aug 2016" /></p>
<p>Segnaliamo che è disponibile il video del workshop sulla vegefobia svoltosi durante la Festa Antispecista 2016 a Vimercate.</p>
<p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=IJVTr321cLQ" hreflang="it" title="video ws vegefobia 2016">Guarda il video</a></p> <p>Cos'è la vegefobia? Esiste? Come si deve reagire? Perchè chi non mangia carne fa arrabbiare gli altri? Gli animali cosa c'entrano con la vegefobia?</p>
<p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=IJVTr321cLQ" hreflang="it" title="video ws vegefobia 2016">Guarda il video</a></p>Basta caccia alle stregheurn:md5:76d3048557572fde96d27b253bf25a232016-08-10T13:31:00+02:002016-08-10T13:31:00+02:00Veggie Pride Staffscienzaveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.dylandog-a-tavola_m.jpg" alt="dylandog-a-tavola.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="dylandog-a-tavola.jpg, Aug 2016" /></p>
<p>da: vegolosi.it
<strong>Basta caccia alle streghe contro i vegani!</strong>
Una lettera all'ordine dei biologi</p> <p>Leggi la notizia dal sito <a href="http://www.vegolosi.it/news/basta-caccia-alle-streghe-vegani-la-lettera-allordine-dei-biologi/" hreflang="it" title="basta caccia alle streghe">vegolosi.it</a></p>Carcere per i genitori vegan?urn:md5:7550c394093e040ab9833b997cadc4572016-08-08T15:52:00+02:002016-08-08T15:52:00+02:00Veggie Pride Staffbambinimass-mediamediastampaveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/veganbimb.jpg" alt="veganbimb.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="veganbimb.jpg, Aug 2016" /></p>
<p>Una parlamentare di Forza Italia (Elvira Savino) ha presentato una proposta di legge che prevederebbe fino a un anno di carcere (due se il bimbo/a ha meno di 3 anni) per i genitori che adottino per i figli/e una dieta vegan.
Al di là del reale pericolo di approvazione di una simile legge - per fortuna molto remoto - occorre chiedersi quale sia l'effetto, sulla società, del fatto stesso di proporre una misura di questo tipo.</p> <p>Per prima cosa, è il caso di notare come gli effetti della proposta non siano tanto significativi sul piano legislativo (dato che difficilmente verrà approvata una legge del genere) o sul piano del dibattito parlamentare, quanto sul piano mediatico e dell'opinione pubblica. La notizia dell'iniziativa della parlamentare, infatti, diventa subito una ghiotta occasione per mettere implicitamente sotto accusa il veganismo etico. <a href="http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2016/08/07/news/proposta_di_legge_fi_per_punire_genitori_che_impongono_dieta_vegana_a_figli-145539707/" hreflang="it" title="repubblica proposta di legge antivegan">L'articolo di "Repubblica"</a> che annuncia la proposta di legge costituisce un ottimo esempio di come tali notizie non servano tanto a dissuadere i genitori che fanno mangiare vegan ai figli, quanto a creare un clima di diffidenza generalizzata nei confronti del rifiuto di mangiare animali o prodotti del loro sfruttamento.
Inoltre, le modalità in cui viene presentato il testo di legge e il modo in cui viene riassunto possono far passare alcuni messaggi, neanche troppo subliminali, che contribuiscono a marginalizzare il veganismo come pratica di solidarietà interspecifica. Per esempio, vengono usate espressioni, en passant, come "eccessi ideologici", "condotte alimentari incaute e pericolose", espressioni che vengono associate, come se si trattasse di una cosa ovvia, al regime dietetico vegetariano / vegan. Viene poi, prevedibilmente, introdotta in modo acritico l'idea dell'"imposizione" della dieta ai/lle minori da parte dei genitori. Anche questa idea, largamente diffusa nei discorsi vegefobici "popolari", viene data per scontata, escludendo anche solo la possibilità di discutere sul carattere impositivo di <em>qualsiasi</em> regime alimentare seguito da persone che, come bambini e bambine piccole, possono scegliere i cibi solo fino a un certo punto. La notizia di una proposta di legge che punisce i genitori vegan permette poi di ribadire la gravità di una serie di casi di malattia, carenze, morti di bambin* vegan, al di là del fatto che tali casi si siano poi rivelati "bufale" giornalistiche, frutto di inesattezze, allarmismi, e così via.
Ma il punto centrale, il messaggio portante della proposta di legge e della sua risonanza mediatica, risiede nella sua stessa pensabilità, nel fatto che possa essere concepita e sostenuta. Nel momento stesso in cui si propone la galera per i genitori vegan, in fondo passa l'idea che si stia parlando di qualcosa di sensato, qualcosa che rientra nel novero delle possibilità, che rientra fra le possibili misure di salute collettiva, fra le possibili norme a tutela dei bambini (che, si sa, sono un argomento che fa molta presa sull'opinione pubblica). Questa è già di per sè una criminalizzazione delle diete vegane, dal momento stesso in cui si costringe l'opinione pubblica a discutere su quanti anni di prigione siano appropriati per una scelta esercitata nei limiti della potestà genitoriale (una potestà genitoriale che oggi, di fatto, permette l'esercizio di innumerevoli violenze fisiche e psicologiche sui/lle minori).
Come dire che, se una parlamentare è arrivata a proporre la galera per i genitori che fanno mangiare vegan i propri figli, qualcosa di preoccupante nel veganismo dovrà pur esserci...</p>Chi ha paura dell'uomo vegano?urn:md5:f841c411bdb8a5ce3f488a523a375c522016-08-08T15:36:00+02:002016-08-08T15:36:00+02:00Veggie Pride Staffeterocentrismoveganvegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/sexy-vegan.jpg" alt="sexy-vegan.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="sexy-vegan.jpg, Aug 2016" />
Da <a href="https://animaliena.wordpress.com/" hreflang="it" title="animaliena">AnimALiena</a>, una risposta all'articolo di S. Thanopulos su "Il Manifesto" contro il veganismo.</p>
<p><strong>Chi ha paura dell'uomo vegano?</strong></p>
<p>Per Sarantis Thanopulos, essere al centro delle polemiche non è una novità: i suoi articoli sono stati frequentemente in grado di scatenare reazioni tanto infiammate quanto giustificate, come quando nell’estate del 2013 pubblicò, sempre sul Manifesto, “Non è violenza di genere“, un pezzo nel quale confutava l’esistenza stessa della violenza di genere in virtù della complementarietà di uomini e donne (scatenando l’ira comprensibile di innumerevoli femministe), o quando, all’incirca un anno dopo, nell’articolo “L’autismo e l’ipocrisia“, sosteneva la legittimità di insultare chicchessia – in quel caso specifico Matteo Renzi – dandogli dell’autistico.</p> <p>Da questi pochi accenni appare evidente l’adesione (consapevole o meno) di Thanopulos al paradigma dell’uomo “misura di tutte le cose” che, dalla centralità del suo posizionamento, privilegiato e iniquo, continua a perpetuare quella norma sacrificale valida solo fintantoché, a farne le spese, è l’altr* da sé. Non stupisce, dunque, che abbia finalmente deciso di esprimere la propria personalissima e situata (quanto non richiesta) opinione rispetto alla questione animale, in un articolo di pochi giorni fa dal titolo “il gusto e l’uomo vegano“.</p>
<p>Lo scritto in questione parte da una premessa tanto contorta quanto strumentale: ovvero, che l’astensione dal consumo di qualsiasi prodotto derivante dallo sfruttamento degli animali abbia poco o nulla “a che fare con la crudeltà nei confronti degli animali”, seguita da un’affermazione tanto soggettiva ed infondata quanto presentata come logica ed autoevidente, ovvero che “l’amore per gli animali cresce in modo inversamente proporzionale all’amore per gli esseri umani”.</p>
<p>Già dall’esordio appare chiaro come Thanopulos sguazzi in un universo fatto di dualismi oppositivi, e che la sua analisi non sia capace di distaccarsi dalle categorie gerarchizzanti di maschile e femminile, normale e deviante, umano e animale, e così via.</p>
<p>La questione, dunque, non riguarderebbe l’animale e tantomeno la compassione nei confronti dell’oppressione della quale è (recalcitrante quanto invisibilizzata) vittima, di più: la sollecitudine nei confronti del non umano tradirebbe un’incapacità di relazionarsi all’umano (un “umano”, peraltro, tanto generico e virtualmente paradigmatico – e dunque tanto più irreale – da perdere qualunque significato).</p>
<p><strong><a href="https://animaliena.wordpress.com/2016/08/07/chi-ha-paura-delluomo-vegano/" hreflang="it" title="animaliena uomo vegano">Continua - link all'articolo originale</a></strong></p>"Tragedie sull'Everest: una vegana fra le vittime"urn:md5:14d138ff6b4ea5102ce992a84b4989e22016-05-25T11:34:00+02:002016-05-25T11:34:00+02:00Veggie Pride Staffgiornalimass-mediamediastampaveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.corriere-everest_s.jpg" alt="corriere-everest.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="corriere-everest.jpg, May 2016" />
"Tragedie sull'Everest. Tre morti in quattro giorni. Una vegana fra le vittime"
Il titolo dell'articolo è grottesco, ma è così che il Corriere della Sera ha ritenuto di dare notizia della morte di tre alpinisti sulla montagna più alta del mondo.</p> <p>Il giornalista sottolinea che una delle vittime era "sostenitrice della dieta vegana. Voleva scalare le 7 cime per dimostrare che anche i vegani sono robusti per queste imprese".
La categoria del "vegan" sembra aver fatto ufficialmente l'ingresso fra le categorie del folklore o dello stigma a mezzo stampa, quelle categorie che vengono tirate in ballo quando vi è la possibilità di denigrare un intero gruppo sociale ridicolizzandolo o evocandone, tra le righe, la pericolosità: i vegani sono pericolosi per se stessi e, quindi, per la società...</p>Vittorio Sgarbi: "I vegetariani mangino pure le brioches...."urn:md5:eb0041638f8c0d5969c0a28392447c772016-05-12T17:43:00+02:002016-05-12T17:43:00+02:00Veggie Pride Staffveganvegefobiavittorio sgarbi<p>Vittorio Sgarbi: "I vegetariani mangino pure le brioches...."
Una breve frase e un'immagine che la dice lunga:</p>
<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.sgarbi_m.jpg" alt="sgarbi.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="sgarbi.jpg, May 2016" /></p>
<p>(Castiglion Fiorentino, con il sindaco Mario Agnelli, il primo a sinistra)</p>
<p>fonte: pagina facebook dell'Ufficio Stampa Vittorio Sgarbi</p> <p>Vittorio Sgarbi: "I vegetariani mangino pure le brioches...."</p>Senigallia, il sindaco nega i menu vegani alla mensa scolasticaurn:md5:62616576f03b82e0ba9c6699d13222512016-05-03T15:34:00+02:002016-05-03T15:34:00+02:00Veggie Pride Staffbambinidirittoveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.lisa_s.png" alt="lisa.png" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="lisa.png, May 2016" />
Fonte: <a href="http://www.corriereadriatico.it/dillo_al_corriere_adriatico/senigallia_menu_vegano_negato_scuola-1701229.html" hreflang="it" title="corriereadriatico">Corriereadriatico</a></p>
<p>SENIGALLIA - Il sindaco nega il menu vegano alla mensa scolastica. E le famiglie che lo hanno richeisto non ci stanno affermando che si tratta di una violazione alla Costituzione. Portavoce della protesta è Carla Tomasini la quale sottolinea che con il rifiuto da parte del sindaco Maurizio Mangialarsi si contravviene «alle "Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolatica" proposte dal Ministero della Salute che a pag. 22 cita testualmente "Vanno assicurate adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali».</p> <p>«Tutto questo - sottolinea Tomasini - accade alla fine dell'anno scolastico in corso, quando la domanda è stata presentata all'inizio dell'anno. Inoltre le motivazioni addotte sono alquanto confuse: si parla di troppe nuove tendenze alimentari da soddisfare come i Locatariani o gli Ecotariani (si tratta di gruppi di consumatori catalogati dal mercato per ragioni meramente statistiche e inesistenti ai fini pratici), oppure di Macrobiotici e Crudisti (che esistono da moltissimi anni, ma sono stili alimentari sconsigliati in età pediatrica). Nei comuni limitrofi, grandi o piccoli (Ancona, Jesi, Chiaravalle, Serra de' Conti, per citarne alcuni) è contemplato il menu vegano.</p>
<pre></pre>
<p>«Ricordiamo inoltre che il numero dei bambini vegani è in netto aumento ed è uno stile alimentare considerato salutare e vantaggioso rispetto a quello onnivoro dall'Ada (American Dietetic Association; 2015). Il Comune di Bologna ha infatti provveduto creando 2 possibili scelte di menù scolastico: onnivoro (il più salutare, biologico, locariano ed ecotaariano possibile) e vegano (dove rientrano non solo vegani, ma anche vegetariani, musulmani, induisti, intollleranti al latte...), essendo i due tipi di menù ormai più richiesti.
Indipendentemente dalle abitudini alimentari o dalle scelte etiche di ciascuno è un abuso negare un diritto laddove la legge lo sancisce.</p>
<p>«È ritenuta una violazione dei propri diritti da parte di queste famiglie, almeno quanto potrebbe esserlo obbligare dei bambini musulmani al consumo di maiale o impedire il catechismo a dei bambini cattolici (per rendere l'idea di quanto sia forte l'impatto psicologico per chi ha fatto questa scelta).
Come famiglie continuiamo a credere nella scuola pubblica e nel cambiamento di questo paese.</p>
<p>«Con la speranza che le istituzioni comprendano meglio le ragioni di questi cittadini e che si aprano al dialogo per trovare insieme una soluzione, attendiamo un esito favorevole a questa vicenda».</p>Radiopossum - intervista sulla vegefobiaurn:md5:e7c0a1019b9da32c093cdd5be7f179982016-03-23T09:15:00+01:002016-03-23T09:24:00+01:00Veggie Pride Staffmarco reggioradioradiopossumveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.opossum_s.jpg" alt="opossum.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="opossum.jpg, Mar 2016" />
<a href="https://radiopossum.noblogs.org/" hreflang="it" title="Radiopossum">Radiopossum</a> (Radio Onda Rossa). Intervista sulla vegefobia a Marco Reggio del 21/4/2016.</p>
<p><a href="https://radiopossum.noblogs.org/2016/03/22/radiopossum-138-vegefobia/" hreflang="it" title="intervista">Ascolta l'intervista</a></p>
<p>Esiste un pregiudizio spesso strisciante, a volte palesemente manifesto, verso chi ha deciso di schierarsi per la liberazione animale e, di conseguenza, smettere di mangiarli. Il più delle volte trapela con lo scherno, ma sempre più è fatto proprio dal discorso pubblico del pensiero dominante: i mezzi di comunicazione, la scuola, la famiglia, i luoghi dove la cultura di un popolo si forgia quotidianamente tendono a stigmatizzare e marginalizzare chi si definisce antispecista o vegano. Dietro la resistenza e alla difesa dei valori “tradizionali” contro il perturbante rappresentato dai “vegani”, però, si cela un sacro terrore di mettere a tema e affrontare l’orrore della questione animale. L’insieme delle pratiche discriminatorie che hanno per bersaglio gli individui intenzionati a scoperchiare questo vaso di Pandora è stato chiamato Vegefobia. Per saperne di più abbiamo intervistato Marco Reggio, attivista per la liberazione animale e membro dell’associazione Oltre la Specie, che da anni studia l’argomento e le sue sfaccettature.</p> <p><a href="https://radiopossum.noblogs.org/2016/03/22/radiopossum-138-vegefobia/" hreflang="it" title="intervista">Ascolta l'intervista</a></p>"Ciclisti e vegetariani sono il simbolo di un'Europa marcia contro cui si deve combattere"...urn:md5:17316a294b95a58dfd1d96da951c40e62016-01-28T10:55:00+01:002016-01-28T10:55:58+01:00Veggie Pride Staffveganveganismovegefobia<p><img src="http://www.rivistabc.com/wp-content/uploads/2016/01/img_1340-640x480.jpg" alt="" />
"Ciclisti e vegetariani sono il simbolo di un'Europa marcia contro cui si deve combattere"...
La dichiarazione è del Ministro degli Esteri polacco Witold Waszczykowski, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais.
Articolo completo su: <a href="http://www.rivistabc.com/delirio-polacco-ciclisti-e-vegetariani-simbolo-delleuropa-marcia/" hreflang="it" title="rivistabc.com"></a></p> <p><img src="http://www.rivistabc.com/wp-content/uploads/2016/01/img_1340-640x480.jpg" alt="" />
"Ciclisti e vegetariani sono il simbolo di un'Europa marcia contro cui si deve combattere"...
La dichiarazione è del Ministro degli Esteri polacco Witold Waszczykowski, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais.
Articolo completo su: <a href="http://www.rivistabc.com/delirio-polacco-ciclisti-e-vegetariani-simbolo-delleuropa-marcia/" hreflang="it" title="rivistabc.com"></a></p>Sull'aggressione alla commerciante vegana a Roma - rassegna stampaurn:md5:509d335fafba4d5a8e8eb7f1c8c8e9472015-11-10T16:32:00+01:002015-11-19T16:38:07+01:00Veggie Pride Staffaggressioniveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.testaccio_s.jpg" alt="testaccio.jpeg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="testaccio.jpeg, Nov 2015" />
Di seguito una breve rassegna stampa sull'aggressione di una commerciante vegana al mercato del Testaccio (Roma) da una pescivendola, di cui abbiamo parlato di recente.</p> <p>- <a href="http://it.vegephobia.info/index.php?post/2015/11/10/www.radiocolonna.it/gioie_e_dolori/20151105/25935/guerra_fra_banchi_aggredita_vegana_a_testaccio/" hreflang="it" title="radiocolonna">Primo articolo di RadioColonna.it</a></p>
<p>- <a href="http://www.romatoday.it/cronaca/aggressione-vegana-mercato-testaccio-banco.html" hreflang="it" title="romatoday">Articolo di RomaToday</a></p>
<p>- <a href="http://centro.romatoday.it/testaccio/aggressione-vegana-mercato-testaccio-banco-video.html" hreflang="it" title="video">Video interviste</a> delle protagoniste del fatto</p>
<p>- <a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/11/06/news/la_lav_al_mercato_di_testaccio_una_banchista_vegana_aggredita_da_una_pescivendola_-126783897/" hreflang="it" title="repubblica.it">articolo di Repubblica.it</a></p>
<p>- <a href="http://www.quotidiano.net/animali/animali-testaccio-mercato-1.1458902" hreflang="it" title="qn">articolo di Quotidiano.net</a></p>
<p>- <a href="http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_06/commerciante-aggredita-testaccio-sei-vegana-ti-buchiamo-gomme-1383707e-84aa-11e5-b29e-3b4e1335d833.shtml" hreflang="it" title="corriere">articolo del Corriere</a></p>
<p>- <a href="http://www.intelligonews.it/articoli/8-novembre-2015/32742/carnivori-contro-vegani-al-mercato-di-testaccio-lo-scontro-diventa-rissa" hreflang="it" title="intelligo">articolo di Ingelligonews</a></p>
<p>- <a href="http://www.lav.it/news/commerciante-vegana-tronca" hreflang="it" title="lav">comunicato stampa</a> LAV</p>
<p>- <a href="http://www.animalisti.it/press-room/comunicati-stampa/testaccio-vende-spiedini-di-seitan-aggredita-dagli-altri-banchisti.html" hreflang="it" title="animalisti italiani">comunicato stampa</a> Animalisti Italiani</p>
<p>- <a href="http://it.vegephobia.info/index.php?post/2015/11/10/Sull-aggressione-alla-commerciante-vegana-a-Roma-rassegna-stampa" hreflang="it" title="ra">post</a> di Resistenza Animale</p>Aggredita vegana?urn:md5:08a8472b32e4ba1175b5033b4bc049fb2015-11-05T17:30:00+01:002015-11-05T17:30:42+01:00Veggie Pride Staffveganvegefobia<p>Fonte: <a href="http://www.radiocolonna.it/gioie_e_dolori/20151105/25935/guerra_fra_banchi_aggredita_vegana_a_testaccio/" hreflang="it" title="radiocolonna">radiocolonna.it</a></p>
<p><strong>Guerra fra banchi: aggredita Vegana a Testaccio</strong></p>
<p><img src="http://www.radiocolonna.it/public/images/625_425_1_alimentariVsvegan_1.jpg" alt="" /></p>
<p>Che la diatriba carne, pesce contro alimenti vegetariani e vegani sia di grande attualità è ormai cosa nota, soprattutto dopo le ultime indicazioni Oms che mettono in guardia da un uso eccessivo delle carni lavorate. Ma che si potesse addirittura arrivare alle mani per differenti visioni 'nutrizionali' e stili di vita sembra davvero troppo. Invece è successo. Luogo: mercato di Testaccio. Protagonisti: colleghi banchisti. Vittima: Barbara, proprietaria del box 83 Vegan Store che propone alla sua affezionata clientela alimenti 100% vegetali, affettati e formaggi vegan, spezie e prodotti dal mondo, prodotti ayurvedici, cosmesi naturale rigorosamente cruelty free. Un clima di tensione si respirava già da tempo, ma ieri si è superato ogni limite e dalle minacce si è arrivati all'aggressione. Una pescivendola, secondo il racconto di Barbara in esclusiva a Radiocolonna.it, l'avrebbe presa a schiaffi e spintoni dopo una serie di battibecchi tra vicini di box. Non piacciono i profumi dei prodotti in vendita, gli incensi, i volantini, l'aiuto che Barbara offre ai bambini rom e gli animali che possono accedere al banco</p> <p>"Tutto condotto nell'igiene e nella legalità", ribadisce Barbara.</p>
<pre></pre>
<p>E così dopo l'ultima discussione con toni minacciosi la banchista avrebbe affrontato Barbara sferrandole un ceffone sul viso e spingendola via. "Nessuno ha fato nulla, nessuno ha mosso un dito. Stavano tutti a guardare", spiega ancora scioccata la vegana. "Solo una bambina rom che spesso aiuto si è messa in mezzo, difendendomi", afferma Barbara. "Tutti i bancarellari hanno visto, quelli di fronte hanno riso, giacchè hanno chiesto loro l'intervento della bifolca, e tutti gli altri non hanno fatto nulla", rivela ancora. "Tu sei l'urtima arivata e fai come dimo noi e si nun te sta bene appena se ne vanno te damo foco ar banco!!!". Questa l'ultima frase detta davanti alla polizia chiamata a intervenire, che, a detta di Barbara non avrebbe preso alcun provvedimento in nome del quieto vivere. Barbara si è poi rivolta ai Carabinieri. "Denuncio questo fatto, perché non è possibile vivere in questo clima di terrore. Rispetto tutte le regole e sono nella legalità. Non voglio sottostare alle minacce", spiega la banchista vegana.</p>
<pre></pre>
<p>E su Facebook poco fa Barbara aggiorna i suoi amici e clienti preoccupati per la situazione: "Le bambine (rom - ndr) poco fa mi hanno chiamato da un call center e mi hanno detto che domani non faranno elemosina, e staranno tutta la mattina lì davanti..per difendermi, per la gioia degli aggressori! Che tenerezza..la storia si ripete, gli ultimi sono i più veri, la verità è scomoda, chi ha poco da perdere è pronto a rischiare tutto...Siamo nel giusto". (gc)</p>Il catalogo degli schemi retorici più usati contro i vegetarianiurn:md5:de6e14617ef2f0759d60670a6855b5ef2015-11-03T10:39:00+01:002015-11-03T10:39:00+01:00Veggie Pride Staffriflessioniveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.lisa-simpson-vegetariana_s.jpg" alt="lisa-simpson-vegetariana.gif" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="lisa-simpson-vegetariana.gif, Nov 2015" />
fonte: <a href="http://www.filosofiprecari.it/" hreflang="it" title="filosofiprecari.it">filosofiprecari.it</a></p>
<p>Per correttezza mettiamo le carte in tavola, e lo facciamo nel primo rigo di questo intervento: chi scrive segue una dieta vegetariana. Nessun giudizio su chi non lo fa. Al contrario: spesso il nostro problema è solo quello di difenderci, in quanto, psicologicamente, essere vegetariani può rappresentare per alcune categorie di onnivori (per fortuna limitate) una sorta di accusa implicita alle altrui abitudini, e provoca spesso reazioni. Queste reazioni sono poi condizionate dalla madre di tutti gli errori: la dissonanza cognitiva.</p> <p>L’impossibilità, per i più, di convivere con la propria naturale ed inestinguibile incoerenza, o con un qualsiasi senso di colpa, ci costringe a cambiare i fatti che ci circondano. Quindi accade che se io non riesco a cambiare il mio comportamento (per sanare contraddizioni e sensi di colpa), allora devono essere i fatti che mi fanno star male ad essere sbagliati. Ci accaniamo contro dei fatti, come fa la volpe con l’uva, distorcendoli per accontentare le nostre esigenze psicologiche. Ma a proposito di reazioni: su facebook ed internet in generale, però, le accuse si fanno pesanti: pullulano giudizi molto severi (è doveroso dirlo, da entrambe le parti): gruppi, gruppetti, sette e “controsette” in lotta continua fra loro. I meccanismi da social network estremizzano le idee e le posizioni, creano continuamente e strumentalmente false dicotomie, polarizzazioni e partiti, semplificano la realtà, fomentano estremizzazioni spesso per fini solamente economici e pubblicitari (i siti internet vivono di click e banner pubblicitari, i gruppi su facebook più scatenano risse e più aumentano di popolarità). La nostra mente, come scriveva l’antropologo Lévi-Strauss, funziona già per opposizioni binarie come crudo/cotto, la rete non fa che sfruttare questa tendenza. Uno dei temi più “semplificati” in rete con la creazione di false dicotomie è appunto un argomento che meriterebbe più rispetto ed un dibattito serio: l’alimentazione vegetariana/vegana.</p>
<p><a href="http://www.filosofiprecari.it/wordpress/?p=4997" hreflang="it" title="continua su filosofiprecari.it">continua su filosofiprecari.it</a></p>Belluno, bambino “vegano”. La verità è un’altraurn:md5:cab428fc752f908307f7806bfed98d8d2015-10-23T14:58:00+02:002015-11-02T13:44:35+01:00Veggie Pride Staffbambinicarlo priscoveganveganismovegefobia<p>Fonte: Vegolosi.it
<img src="http://www.vegolosi.it/wp-content/uploads/2015/10/BAmbino-Belluno.jpg" alt="" />
L’ennesimo caso di “bambino vegano” dichiarato dai giornali “in gravi condizioni di salute”. Questa volta a Belluno, da dove arriva una notizia che negli ultimi giorni è stata rilanciata da numerose fonti di informazione. Ma il caso si è presto sgonfiato: come spiega l’avvocato Carlo Prisco, da sempre impegnato in queste vicende, il bambino non era vegano ma neppure svezzato.</p>
<p><a href="http://www.vegolosi.it/?p=21558" hreflang="it" title="vegolosi">Articolo completo su Vegolosi.it</a></p> <p><a href="http://www.vegolosi.it/?p=21558" hreflang="it" title="vegolosi">Articolo completo su Vegolosi.it</a></p>Genitori vegan e malnutrizione: ancora gogna mediatica?urn:md5:5698bd4864f0584f2febb215db74fcb52015-07-06T14:02:00+02:002015-07-06T14:02:00+02:00Veggie Pride Staffbambiniveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.genitorifigliveg_m.jpg" alt="genitorifigliveg.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="genitorifigliveg.jpg, Jul 2015" />
Un altro caso di bambino vegan i cui genitori vengono accusati di incuria. Nel caso specifico sono indagati per "maltrattamento", per la precisione.
Nonostante il numero di articoli allarmistici su questo caso, poche cose sono chiare al momento.
Tuttavia, come sottolineato dai vari comunicati delle associazioni vegan / animaliste (ne riportiamo sotto alcuni), il caso è stato trattato con un allarmismo e con un'enfasi sulla dieta vegana del tutto ingiustificati, soprattutto se raffrontate con il trattamento riservato ai ben più numerosi casi di obesità (collegata alle diete carnee squilibrate) o di malnutrizione legata a problemi di reddito o di disagio sociale.
Occorre sottolineare quali parole abbiano usato alcuni articoli di giornale, e quali messaggi abbiano fatto passare. A differenza di quanto sostengono alcun* vegan, non è poi così inspiegabile questo trattamento: il veganismo non è una semplice dieta fra le altre - con l'unica debolezza di avere una tradizione non molto lunga in "occidente" -, ma è una presa di posizione sulla violenza che viene fatta agli animali che ogni giorno vengono uccisi per produrre cibo. Per questo motivo il veganismo disturba una società fondata (anche) sullo sterminio degli animali e sul fatto che tale sterminio viene considerato perlopiù "naturale" e inevitabile.
Ecco perchè, non necessariamente per chissà quale complotto, il sistema sanitario, per esempio, non assiste allo stesso modo i genitori vegan, mettendoli in condizione, spesso, di dover scegliere fra il rinunciare ai propri principi etici o rischiare di non avere un'assistenza pediatrica adeguata. Ed ecco perchè alcuni mezzi di comunicazione sono pronti ad associare casi come questo al veganismo, dando un grande rilievo al ruolo di tale scelta nello sviluppo di problemi di crescita o di salute in generale. La vegefobia non è tanto un atteggiamento individuale di derisione o negatività nei confronti di chi non mangia animali, quanto un complesso di dispositivi istituzionali e sociali che marginalizzano il rifiuto del carnivorismo per difendere la pratica di uccidere animali per produrre cibo.
Alcuni esempi relativi al caso in questione.</p> <p>Sono soprattutto i titoli a lanciare la caccia alle streghe, come spesso accade. Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/03/firenze-bimbo-di-un-anno-ricoverato-per-denutrizione-indagati-i-genitori-vegani/1838769/), per esempio, apre così sul caso: "Pontedera, bimbo ricoverato al Meyer per denutrizione. Indagati i genitori vegani". Mentre ancora non si sa quale sia effettivamente la causa del ricovero, il titolo suggerisce senza alcun dubbio l'associazione fra il problema di salute e il veganismo (mentre il testo dell'articolo sarà ovviamente più cauto).
Molto simile il titolo di TG Com (www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/firenze-bimbo-in-ospedale-perche-denutrito-indagati-i-genitori-vegani_2120125-201502a.shtml): "Firenze, bimbo in ospedale perché denutrito: indagati i genitori vegani".</p>
<p>La tendenza a gettare cattiva luce sul veganismo porta ad alcune contraddizioni che conducono, in alcuni casi, persino ad errori non da poco. Per esempio, Il Messaggero (http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/firenze_neonato_denutrito_ricoverato_ospedale_indagati_genitori_vegani/notizie/1444690.shtml) attribuisce i problemi di salute al rifiuto da parte del bimbo dello svezzamento vegano (suggerendo implicitamente quello che molte persone vogliono sentirsi dire: ogni bambino rifiuterebbe la dieta vegana se non avesse dei genitori dispotici decisi a privarlo dei piaceri dei cibi animali!). La soluzione adottata dai genitori, si legge, sarebbe quella di continuare con l'allattamento al seno. Ma "dal sesto mese questo regime alimentare è del tutto insufficiente". Sembra che sia insufficiente soltanto per i figli di vegani, perchè in realtà molti pediatri ammettono che può essere fonte di nutrienti esclusiva fino ad un anno di età.</p>
<p>La 27ora (http://27esimaora.corriere.it/articolo/undici-mesi-figlio-di-vegani-ricoverato-per-malnutrizione-il-dilemma-dei-genitori/) racconta invece di come i genitori "ribelli" sono stati ricondotti alla norma carnivora, e lo fa con un certo compiacimento. "Quando, dopo le iniezioni di vitamina B12, è arrivato il primo omogenizzato alla trota, Filippo l’ha divorato con un sorriso. E i genitori guardandolo si sono quasi commossi. «Avremo rimorsi, ma adesso abbiamo capito», hanno detto ai medici".</p>
<p>Il potenziale vegefobico di questi articoli, come spesso accade, si vede dai commenti della "gente comune" che sono in grado di suscitare, dove l'attenzione si sposta dalle domande più interessanti (c'era un pediatra? perchè non erano seguiti da un pediatra di base? se erano seguiti, perchè non ha dato indicazioni corrette su come introdurre un divezzamento vegano?) alle accuse nei confronti dell'"integralismo" vegan. E tutto ciò - questo va detto - nonostante una correttezza maggiore che in passato da parte della stampa, che ha quantomeno dato ampio spazio alle repliche di alcune associazioni vegan.</p>
<p>Comunicati:</p>
<p>Progetto Vivere Vegan - http://www.viverevegan.org/web/bambini-vegani-genitori-coscienziosi-2/</p>
<p>AssoVegan - http://www.promiseland.it/2015/07/04/assovegan-replica-alla-disinformazione/</p>
<p>LAV - http://www.lav.it/news/bimbo-denutrito-vegan</p>
<p>Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana - http://genitoriveg.com/comunicato-ssnv-bimbo-meyer</p>L’ultima inquisizione (togliere i figli ai genitori vegetariani) - di Carlo Priscourn:md5:540f5b068876e965485082b183db6d0d2015-05-14T12:40:00+02:002015-05-14T12:40:00+02:00Veggie Pride Staffbambinicarlo priscodirittoriflessioniveganveganismovegefobia<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.bimbocon_s.jpg" alt="bimbocon.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="bimbocon.jpg, May 2015" /></p>
<p>Ci risiamo: Anno del Signore 2015, Italia, la caccia alle streghe è ancora aperta.</p>
<p>Le “streghe” non finiranno mai, finchè esisteranno il pregiudizio e la discriminazione, e in questo caso a farne le spese è anche la scelta etica e alimentare vegana.</p>
<p>Lo strumento di persecuzione, il “braccio armato” della “nostra” moderna inquisizione, sono i servizi sociali, a loro volta scatenati da medici, nutrizionisti o altri consulenti, presunti esperti di salute e alimentazione.</p>
<p>I fatti, in breve: un pediatra visita un bimbo vegano (di 10 mesi) e, in base alle tabelle di crescita media, sancisce che “cresce poco”. A un bimbo onnivoro sotto le medie percentili, se mai, verrebbe prescritto qualche controllo o una integrazione alimentare. Se mai. Non così per un bimbo vegano, perlomeno nella mente di alcuni “specialisti”, secondo i quali vale l’equazione “veganismo = malnutrizione” e per cui qualsiasi circostanza sfavorevole vale come prova dell’equazione. Che la salute non si misuri dalla statura o dal peso, o dalla velocità con la quale queste aumentano, poco importa: contano i numeri. Numeri basati su bimbi svezzati con carne e magari perfino con latte vaccino, quindi con sostanze iperproteiche e cariche di steroidi e ormoni, o, come nel caso del latte di mucca, progettate dalla natura per far crescere i vitelli.</p>
<p>Insomma, sarebbe come paragonare una pianta innaffiata con l’acqua e una cresciuta con fertilizzanti chimici, e concludere che la prima sia malata in quanto cresce meno velocemente della seconda.</p>
<p>Fin qui nulla di strano: i casi di “malasanità” sono ben noti (cosa sia, poi, in concreto, la sanità e quali reali benefici essa apporti è un altro paio di maniche), specie nella nostra penisola. Il problema nasce dal fatto che, in questo caso, le opinioni personali o le lacune professionali non sono rimaste confinate alla sfera individuale dell’esperto, ma sono sfociate nella famigerata segnalazione ai servizi sociali, affinchè questi intervengano mobilitandosi per sottrarre il minore all’affido genitoriale, passando attraverso una decisione del Tribunale.</p> <p>Non sarebbe la prima volta: a Milano, nel 1999, la piccola Chiara (all’epoca 1 anno di età), vegetariana, era stata portata dai genitori al pronto soccorso per problemi respiratori: i medici della struttura, ritenendola denutrita, avevano deciso di trattenerla per accertamenti, segnalando il caso al Tribunale dei minori di Milano.</p>
<p>Il Giudice aveva disposto l’affidamento della bambina al Comune di Milano, con la sospensione della potestà genitoriale.</p>
<p>In seguito alla pronuncia milanese un caso analogo è accaduto a Lecce, dove il Tribunale ha sottratto alla potestà dei genitori vegetariani la figlia di due anni, affidata a un istituto religioso, limitando le visite genitoriali al previo intervento dei servizi sociali volto alla “rieducazione”. In quel caso i coniugi hanno potuto ottenere nuovamente l’affidamento della figlia soltanto dopo un anno.</p>
<p>Anche la giurisprudenza pare aver sposato l’equazione <em>“vegetarismo = lesione del diritto alla salute del minore”</em>, con conseguente affidamento coatto o limitazione della potestà genitoriale.</p>
<p>In Inghilterra, nel 2008, un bambino di sei anni ha avuto un collasso improvviso ed è stato ricoverato in ospedale: lì i medici hanno diagnosticato una forma di rachitismo, a loro avviso da imputare all’alimentazione vegana scelta dai genitori.</p>
<p>La coppia, che aveva altri tre figli in salute, non praticava il veganismo, ma consumava anche il pesce, escludendo invece latte e carne: ciononostante i servizi sociali avevano ottenuto un ricovero coatto per circa sei mesi, durante i quali i genitori potevano visitare il figlio soltanto sotto la supervisione del personale preposto. Nel frattempo il Comune aveva adito le vie legali per ottenere l’affidamento del minore alle proprie cure, sottraendolo alla famiglia. A differenza dei precedenti italiani, in questo caso il Giudice ha dato ragione ai genitori, disponendo il ritorno a casa del bambino e limitandosi a ordinare controlli periodici da parte dei sanitari.</p>
<p>Dal punto di vista giuridico la questione principale è la tutela del diritto alla salute, cioè come garantirla: alla luce della documentazione scientifica ormai patrimonio culturale acquisito, l’alimentazione vegetariana e quella vegana non possono essere considerate deleterie per la salute, ma il contrario. Il caso milanese del 1999, che tanto ha fatto discutere, è scaturito dall’erronea attribuzione dei disturbi della bambina al regime vegetariano, mentre semmai il problema consisteva nella denutrizione in quanto tale, posto che vi si può incorrere sia con una dieta onnivora che vegetariana.</p>
<p>Insomma, ciò che è emerso pare essere una classificazione erronea della problematica, attribuendone la soluzione ad un cambiamento di modello alimentare, anziché alla correzione di quello adottato: medici, servizi sociali e tribunali potrebbero perfettamente tenere in considerazione le istanze etiche dei genitori, garantendone il rispetto attraverso i provvedimenti ritenuti più opportuni per la salute dei figli, tenendo conto che l’etichetta “onnivoro” o “vegano” non dice nulla, di per sé, sull’effettiva correttezza e sull’effettivo bilanciamento dell’alimentazione. Possono esistere vegani obesi e onnivori obesi, idem denutriti: la domanda è, semmai, perché i tribunali non ordinino ai genitori di bimbi obesi di adottare diete vegane, ma ritengano necessario imporre diete onnivore ai genitori di figli vegani (eventualmente) denutriti.</p>
<p>Poi c’è la questione, ancora più grave, e degna della miglior caccia alle streghe, del ravvisare danno alla salute in base a una mera differenza nei tempi di crescita.</p>
<p>La delicatezza della questione deriva dal fatto che sono coinvolti diritti costituzionali della persona, e, in particolare, gli artt. 2 (diritti inviolabili, cioè legittime aspettative ed esigenze che ciascuno ha diritto di coltivare, nel rispetto dei diritti altrui), 3 (rimozione degli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini), 19 (libertà di professione ed esercizio di culti religiosi), 21 (diritto di manifestazione del pensiero attraverso qualsiasi mezzo, compresa quindi l’alimentazione), 30 (dovere dei genitori di educare i propri figli e diritto di trasmettere i propri valori morali), 32 (diritto alla salute).</p>
<p>Il problema principale? L’erronea persuasione dei medici che la salute dei minori sia minacciata dal regime vegano: ciò implica il consequenziale annichilimento di tutti gli altri diritti costituzionali della persona (genitore), in nome della tutela del minore. Purtroppo ciò dimostra le lacune professionali di chi, in spregio alle ormai consolidate conoscenze scientifiche, continua a ravvisare nel veganismo una minaccia anziché una forma di tutela della salute.</p>
<p>Sotto il profilo giuridico, invece, si verifica un pedissequo avallo dei pregiudizi pseudo-scientifici, con la conseguenza che, mentre i genitori vegani sono considerati “di serie B”, nessun genitore viene privato dell’affido per aver cagionato ai propri figli obesità ricorrendo a merendine, cibi zuccherati o iperproteici e simili, né per avergli procurato allergie per l’uso di latticini, o tumori di origine alimentare, o anche solo per aver fumato in presenza del minore o durante la gestazione.</p>
<p>Ecco dunque che, oggi come nel Medio Evo, la superstizione e l’ignoranza, miste alla prepotenza e all’arroganza, generano facili inquisizioni e facili condanne dalle conseguenze disastrose per genitori e figli, in nome di dogmi della (fede nella) scienza.</p>
<p>Carlo Prisco</p>
<p><img src="http://it.vegephobia.info/public/.bimbocon_m.jpg" alt="bimbocon.jpg" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em;" title="bimbocon.jpg, May 2015" /></p>